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LA MODIFICA DELL’ASSEGNO DI MANTENIMENTO

​Quando si può modificare l’assegno di mantenimento per i figli e per il coniuge? Quando mutano le condizioni, per circostanze sopravvenute, che hanno dato luogo ad un accordo o ad una sentenza di separazione, di divorzio o di affidamento è possibile richiedere la modifica delle condizioni economiche mediante il procedimento previsto dall’articolo 710c.p.c. L’assegno di

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La differenza tra assegno divorzile e assegno di mantenimento.

L’assegno divorzile è rappresentato da una somma periodica che viene corrisposta da un coniuge in favore dell’altro in caso di divorzio nell’ipotesi in cui tale soggetto sia privo di mezzi adeguati oppure per motivi oggettivi, non versi nelle condizioni di poterseli procurare. Gli elementi in virtù dei quali viene disposta la corresponsione di tale assegno

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COSA SI PUO’ FARE SE IL GENITORE NON RISPETTA LE MODALITA’ DI AFFIDAMENTO DEI FIGLI MINORI?

Il nostro ordinamento si ispira al principio della “bigenitorialità” che riconosce la totale parità dei genitori nella formazione e nella crescita dei figli minori i quali, hanno diritto a mantenere un rapporto equilibrato, continuativo e stabile sia con mamma che con papà anche se questi siano separati o divorziati (lo stesso discorso vale anche per

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SEPARAZIONE: CON L’ABBANDONO DEL TETTO CONIUGALE SCATTA L’ADDEBITO.

La Corte di Cassazione con la recente sentenza n.12241 del 23 giugno 2020, ha stabilito che: l’abbandono del tetto coniugale è sempre causa di addebito della separazione in quanto violazione di uno dei principi cardini del matrimonio, ovvero la coabitazione.Ciò significa che il coniuge che abbandona volontariamente e senza motivo la casa familiare non riceverà

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DIRITTO AL TFR DELL’EX CONIUGE: QUANDO SI PUO’ AVERE?

Ai sensi dell’art. 12 bis, L. n. 898 /1970 il coniuge nei cui confronti sia stata pronunciata sentenza di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio (divorzio) ha diritto, se non passato nuove nozze e in quanto sia titolare di assegno divorzile, ad una percentuale dell’indennità di fine rapporto percepita dall’altro coniuge all’atto della

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CASA ASSEGNATA ALLA EX MOGLIE E INIZIO DI UNA NUOVA CONVIVENZA. COSA SI PUO’ FARE?

L’assegnazione della casa coniugale in favore dell’ex coniuge è indirizzata a realizzare il miglior interesse dei figli: essa infatti ha lo scopo di consentire ai figli (minorenni o maggiorenni non economicamente indipendenti) di restare nella casa dove sono cresciuti. Pertanto in sede di separazione la casa può essere assegnata al genitore collocatario dei figli anche

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COVID 19 E ASSEGNO DI MANTENIMENTO FIGLI ED EX CONIUGE: COSA FARE?

Con il Decreto Legge n.18 del 17 marzo 2020, “Cura Italia”, il Governo, proprio per prevenire le conseguenze derivanti dalle restrizioni e dalla inevitabile crisi economica si è subito preoccupato di dettare una disposizione in materia di ritardi o di inadempimenti contrattuali derivanti dall’attuazione delle misure di contenimento prescrivendo all’art. 91: “All’articolo 3 del Decreto

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